L'esclusiva Intervista per lo Speed Date di Carlo Verdone

L'esclusiva Intervista per lo Speed Date® di Carlo Verdone

 

Carlo, come ti è venuta l'idea di fare lo Speed Date® nel tuo film?

L'idea di ambientare una sequenza del film in un locale dove si svolge uno Speed Date mi è venuta dopo aver letto e constatato che questa forma singolare di incontri, in pochi minuti ,stava avendo un gran successo anche in Italia. L'idea di mandarci un marito sposato giovava molto alla mia storia su una coppia in crisi.
Credo che le motivazioni di un uomo o di una donna siano,alla fine,le stesse. Curiosità, eventuale "colpo di fulmine" o più semplicemente "gioco" sono alla base di questa rapidissima forma di conoscenza.

 

Quali sono le molle che inducono a giocare? Gioco, curiosità, narcisismo, bisogno di comunicare... ? O cos'altro ?

Penso che le molle che inducono a giocare in uno Speed Date siano dettate alla fine da un bisogno di comunicare. Oggi si cerca disperatamente un'identità di vedute, di gusti, di cultura, di ironia. Ed ecco allora che con gran coraggio e un pizzico di narcisismo si va ad un incontro che, per come è concepito, non ti fa vergognare di avere un po' di faccia tosta.

 

Pensi che gli italiani siano pronti per "metabolizzare" lo spirito Speed Date® al meglio o c'è ancora qualche diaframma culturale da abbattere? E se sì, quale?

Gli italiani potrebbero "metabolizzare" meglio degli americani e degli inglesi lo spirito dello Speed Date. Se non altro perchè sono di natura molto romantica rispetto ai primi.

 

Nelle serate Speed Date® solitamente il numero dei cosiddetti "sfigati" (e sfigate) è bassissimo. Secondo te questo cosa significa? Che colui/colei che accetta di mettersi in gioco è comunque un soggetto positivo, ironico, interessante? Oppure cos'altro?

Il fatto che, da quello che ho visto e sentito, il numero degli "sfigati" è molto basso credo dipenda dalla dose di ironia ed intraprendenza dei partecipanti. Bisogna essere molto acuti e svegli nel rivolgere le domande giuste in tre minuti. Uno "sfigato" o un depresso non avrebbe quella "velocità d'esecuzione" nel cercare di raccontarsi in così poco tempo.

 

Qual è secondo te la fascia d'età più adatta per lo Speed Date® ? O non c'è una fascia ideale ?

Credo che dai 25 ai 45 sia in qualche modo la fascia d'età più ovvia e la più matura per capire che si sta facendo alla fine un gioco.

 

E la città più ricettiva?

Non saprei qual è la città più ricettiva per gli Speed Date.Sicuramente le città molto grandi o quelle dove ci si annoia un po' perchè magari non offrono eventi di aggregazione. Ma alla fine lo Speed Date non lo fa la città ma le persone. Dove c'è un po' di disinibizione caratteriale c'è maggior possibilità di successo.

 

Nel tuo film lo Speed Date® è solo evocato. Pensi che ci potrebbe essere il materiale per girare un intero film sulle storie che nascono, che si intrecciano, che crescono in ambito Speed Date®?

C'è sicuramente materiale per girare un film sull'ambiente degli Speed Date. Peccato averlo bruciato per una sola scena! Certamente si potrebbe tracciare la storia di un uomo o di una donna attraverso i suoi incontri e le sue amicizie. E' chiaro che io,dopo l'ultimo film, non potrei più ritornarci sopra. Ma un altro regista potrebbe sicuramente farlo,magari raccogliendo un po' di testimonianze e frequentando alcuni di questi incontri. Ne uscirebbero fuori tante personalità e caratteri della società odierna.

 

Carlo Verdone cosa racconterebbe di se' in 200 secondi ?

Cosa posso dire di me in 200 secondi?
Fondamentalmente sono rimasto quello che ero prima di avere successo. Mi metto sempre in discussione; ascolto molto il parere degli altri (anche perchè alla fine lavoro per loro); ho una grande resistenza nel triplo lavoro di sceneggiatore, attore e regista; ho una pazienza illimitata ma detesto le persone invadenti ed invasive (e con loro non sono il massimo della simpatia). Adoro le persone discrete. Sono astemio dalla nascita, non mi piace l'esperienza delle droghe ma amo la grande musica rock (che forse è la mia unica droga). Ho una specie di venerazione per le grandi rockstar del passato perchè mi hanno accompagnato nel periodo più bello della mia vita, quello universitario. Odio l'estate, amo il freddo, l'inverno, i paesi nordici. Dormo molto poco la notte perchè di famiglia siamo degli insonni nati. Non amo svegliarmi tardi e non amo far tardi la notte. Vado molto spesso al cinema a vedere tutti i film italiani e amo molto la musica classica. Borges, Seneca e Cecov sono gli autori letterari che ho più letto. Nella pittura amo gli Impressionisti e i Futuristi. La mia città preferita resta Londra anche se non potrei mai allontanarmi da Roma. Odio questa guerra in Iraq e la ritengo uno dei più grossi errori politici degli ultimi 50 anni. Adoro i miei figli perchè non si sentono i figli di.. e hanno testa sulle spalle ed umiltà.
Amo la mia squadra: la Roma e considero Totti una persona eccezionale anche dal punto di vista umano. Ma ritengo Roberto Baggio un grande esempio di immenso talento e profonda umiltà e discrezione. Forse l'ultimo grande campione di un calcio che non c'è quasi più. Vivo un momento molto sereno e forse per questo mi sono venuti bene gli ultimi due film. Un desiderio? Smettere di fumare una volta per tutte. Ma quant'è difficile...

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