Chat Milano - Speed Date
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Carlo Verdone e la coppia che scoppia: l'autore e regista romano ironizza sulle crisi dei rapporti nella civiltà del progresso con il suo "L'amore è eterno finchè dura", in sala dal 20 Febbraio
Roma, 16/2/2004 - Reflections - Alessio Sperati. "L'amore è eterno...finchè dura", è la provocante affermazione cinematografica del "melancomico" Carlo Verdone, il quale mai come ora afferma di essersi dato alla commedia riflessiva, quella che non cerca la gag immediata, ma che la consegue attraverso lo svolgersi dell'intreccio. Prodotto da Vittorio Cecchi Gori come ultimo vincolo di un contratto che lo legava al comico romano, questo film apre su un locale dove si svolge uno "speed date", una specie di gioco in cui si cerca un partner in tre minuti; il protagonista Gilberto (Verdone) viene colpito da una donna dalla straordinaria quanto misteriosa bellezza, ma la sua visione sarà fugace ed il contatto con lei avverrà nel modo più indisponente possibile, attraverso una coppia di carabinieri che ne annunciano la scomparsa. Quella di Gilberto era una piccola fuga, un tentativo di evasione dal suo nucleo familiare formato dalla moglie Tiziana (Laura Morante) e dalla figlia Marta (Lucia Ceracchi). L'imbarazzo di Gilberto si va a sommare alla rabbia della moglie che ha scoperto l'hobby segreto del marito: la crisi è inevitabile e Tiziana intima al compagno di fare le valigie.
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"Il tema era nell'aria - afferma il regista - da quando un giorno, entrati in libreria alla ricerca di cose di vario genere, ci siamo accorti di essere circondati da libri di psicologia sui problemi della coppia, sulle crisi di mezz'età, e da titoli del tipo "La seconda occasione" o "Come recuperare con lei"...roba del genere. Mi sono dunque reso conto della profonda attualità del tema, di quanto fosse importante parlare dell'amore vissuto verso i cinquant'anni di età, anche considerando che i cinquantenni di oggi non sono uguali ai nostri padri: oggi c'è la palestra, la chirurgia, il Viagra...". Fare un film dunque dove si affrontassero i problemi della coppia in età diverse e distanti, è stata la soluzione migliore al dialogo che Verdone ha intrapreso anche con la sua amica Gianna Schelotto, che gli ha dato il suo vivace apporto. La tesi verdoniana si chiama "Teoria dell'istrice" meglio comprensibile come una "convivenza separata", dove ci si vede, ma ognuno vive per conto suo con i propri spazi e le proprie necessità. "Questo status può andar bene - secondo Verdone - per prolungare un rapporto in crisi o per chi vive una situazione di separazione o di divorzio".