Speed Dating - eventi, vacanze, viaggi e feste per Single

Roma è una città ancora più romantica da quando si fa Speed Dating 

Le regole dello speeddating: giocare per conoscere, conoscere per innamorarsi

25 uomini, 25 donne e 3 minuti a testa per presentarsi, conoscersi e forse rivedersi.
E' lo speed-dating, una nuova tecnica d'incontro: "Grazia" ve ne aveva parlato un anno fa, quando era nato negli Stati Uniti. Adesso è arrivato in Italia. Noi c'eravamo - Di Giovanni Ciullo e Lisa Corva.

Con lo Speed Dating nasce a Roma il nuovo modo di "rimorchiare"

Ma che facciamo qui? Il dubbio è lecito: sta per cominciare la serata speed-dating. Entro mezzanotte avremo conosciuto, a testa, 25 persone (nonchè potenziali amori). Siamo proprio sicuri di volerci lanciare in questo fast-food del corteggiamento? A dire il vero, una scusa noi ce l'abbiamo: provarlo per voi. Dovere di cronaca, quindi. Ci stavamo fantasticando da più di un anno (da quando avevamo parlato su "Grazia" di questa nuova tecnica di incontro). Allora si poteva fare solo in America. Poi, finalmente è arrivata in Italia!
Cos'è lo Speed-dating? Idea nuova e risultato (quasi) assicurato. Far incontrare, in una sola sera, 25 uomini e 25 donne. Tutti single. A disposizione: 200 secondi per "partner". Ogni donna si siede ad un tavolo: lì "riceve", uno dopo l'altro, i 25 candidati maschi (tutti hanno un numero di gioco, da 1 a 25). Per ogni incontro, solo tre minuti: basteranno per una prima impressione, un veloce sì o no. Che va segnato sulla "scheda presenze". E' vietato scambiarsi, al momento, i numeri di telefono: a fine serata, i fogli delle "presenze-preferenze" verranno consegnati all'organizzatore, che li incrocerà. Se c'è stato un feeling reciproco, se il numero 2 e la numero 15 si sono entrambi piaciuti, riceveranno(via internet) gli abbinamenti. Ovvero i rispettivi indirizzi mail.

L'esperienza dello Speeddating vista da lei

Visto da lei: Che cosa posso dire d'interessante su di me e sulla mia vita? Che cosa posso raccontare in 200 secondi per attirare l'attenzione? "Ma cosa vuoi raccontare: agli uomini non interessa sapere che lavoro fai. Piuttosto, metti in mostra una bella scollatura". Così vengo liquidata in redazione, quando tento di porre i miei "dilemmi da speed-dating". Che non sono per niente banali, visto che una cosa è andare a un appuntamento con un uomo: un'altra cosa è incontrarne 25 in una volta sola. Alla fine opto per la scollatura (moderata), peccato che l'idea sia drammaticamente banale: è seminudo il 90 per cento delle partecipanti. Nessuna, evidentemente, conta sulla seduttività delle parole. L'atmosfera? Quella di una festa da scuola media. Tutti in piedi, imbarazzati, al bar: gli uomini da una parte, le donne dall'altra. Decido di buttarmi (in fondo sono qui per lavoro), e mi avvicino all'uomo con la sciarpa. "Carina, dove l' hai presa?". Alla domanda d'aggancio l'uomo con la sciarpa m'intrattiene con la storia della sua vita: in pochi minuti, apprendo che ha una moto ("meglio di una fidanzata: ti porta dappertutto e non si rompe mai"), che è separato ("per fortuna senza figli"), che è impossibile raccontarsi in 200 secondi ("mi sono esercitato, col cronometro davanti allo specchio, ma è dura!"). 200 secondi? L'Uomo con la sciarpa potrebbe andare avanti per ore! Vengo salvata dal gong di inizio. Prendo posto al mio tavolo, esibisco il mio numero 11 e, sorpresa, ecco l' Uomo con la sciarpa di fronte a me: anche lui è il numero 11: cominceremo insieme. Momento di imbarazzo. Quali altre banalità potremmo scambiarci? Ci pensa lui, biro in mano: "Dimenticavo: ti piacciono gli animali? Perchè sai, oltre alla moto, ho un cane!". No, gli animali non mi piacciono, neppure le moto, e soprattutto non sopporto gli uomini logorroici. Via col prossimo.I protagonisti: noi due, gli autori di questo pezzo, ci siamo inventati un'identità diversa. Lisa è stata, per una sera, una "scrittrice di fiabe per bambini";Giovanni, un "trader di finanza on line". Entrambi, almeno per l'occasione, single. Speed Dating

Vale la pena di giocare: male che vada, si passa la serata in modo diverso!

Belli i tuoi occhiali. Nonostante la scollatura, i candidati appuntano lo sguardo sui miei occhiali blu, e con molta fantasia almeno cinque si entusiasmano su "Lisa dagli occhi blu!" Timidezza o poco magnetismo del decoltè? Uno si spinge fino a chiedermi di togliere un attimo gli occhiali: "Ma hai degli occhi bellissimi", sussurra. Penoso. E bugiardo: lo cancello subito dalla lista. Altro punto curioso: gli uomini non sono interessati al mio lavoro (anche se quando dico che scrivo fiabe sono entusiasti, si vede che fa donna sensibile e morbida!), ma sono molto interessati al loro lavoro. E' la prima cosa (a volte l'unica) che raccontano di sè. Conto tre broker finanziari, qualche imprenditore, un paio di commercianti. Il più divertente? L'uomo con pochi capelli che esordisce: "Ti avranno fatto tutti le stesse domande". E io: "Stupiscimi allora". Lui, spiazzandomi davvero: "Che rapporto hai con le multe?". Confesso: "Multe? Non le pago! E tu?". Occhiataccia: "Io le multe le do: sono un vigile". Quando arriva il venticinquesimo sono sfinita. Purtroppo è l'uomo noioso, che si rifiuta di rispondere alle mie (ormai stanche) domande, e si lancia in un lamento accusatorio sulle donne di oggi. Nessuna meraviglia che tu sia ancora solo, caro? Fedele al mio personaggio di scrittrice di fiabe sorrido, e cancello (anche lui) dalla lista. E poi? E se non sono piaciuta a nessuno? Sollievo: Lisa dagli occhi blu è stata scelta da 8 giocatori. Ma a ben pensarci: solo 8? Devo rivedere le mie arti di seduzione? Potrei farlo subito, visto che ricevo 3 e-mail, con proposta di aperitivo "per conoscersi meglio". Peccato che non mi abbia scritto l'unico con cui avrei "approfondito":l'uomo con un bel sorriso, a cui mando speranzosa una mail. Non mi ha mai risposto. Ma si sa, è un gioco!

L'esperienza dello Speed Dating vista da lui

Visto da lui: nell'ascensore che mi porta al mio primo Speed-dating ripeto mentalmente la parte. Nella testa le parole accusatorie delle mie amiche "tu sei lì per lavoro, ma ci sono persone che ci credono davvero!" e il cameratismo degli amici maschi "tu, single per gioco a caccia di un'anima gemella sarai terribilmente a tuo agio!". Ho una sola certezza: il tempo ridotto per il giudizio non mi spaventa. La tecnica del voto-veloce " mi piace, non mi piace " è molto comune tra noi ragazzi. La sensazione più strana resta il "giro dei tavoli": questa specie di tour organizzato fra esistenze cordlesss (o teoricamente "senza legami"), fra single ataviche e donne "appena uscite da una storia". Ma non c'è più tempo per riflettere: pronti-via, si comincia.

Lo Speed Dating, ovvero conoscere e fare amicizia a Roma giocando

Changez la femme. Con la numero uno capisco che bisogna "focalizzare": fare uno zoom rapido su occhi-bocca-viso, prima di concentrarsi sulle parole. Con la seconda, invece, parto con le domande a raffica. "Che cosa ti appassiona? Cosa ti indigna? Una buona ragione per sorridere al mattino?". La risposta è secca, ma meritata. "Fai lo psicologo?". Tecnica da rivedere. Per fortuna arriva Martina, con un simpatico accento toscano. E' qui "perchè viviamo in un mondo in cui non c'è mai il tempo per fermarsi. La colpa della singletudine è la fretta". Da qui l'illusione di rimediare con un gioco che si chiama "corteggiamento veloce"? "Detesto il mare!" è la prima cosa che mi dice la numero quattro: spero che i 200 secondi passino veloci, qualcosa si è già rotto fra noi. Eccomi da Sara, ha 26 anni ed è la più carina. "Non potrei vivere senza la mia famiglia e gli amici". Due punti in più. "E mi piace lavorare. Almeno fino a quando non sposerò un miliardario". Dieci punti in meno (mai fidarsi della prima impressione). Giulia sorride e dice cose intelligenti. "Detesto i volgari, i presuntuosi e i cinici". Se non fossi qui? "Sarei a tavola in compagnia, a bere un buon rosso e a parlare d'amore". Non male come programma alternativo. Il tempo di un appunto e una bionda artificiale, push-up evidente, mi compare davanti. E inizia a parlare:" Ho studiato recitazione!". Entro in black-out e mi "sveglio" mentre conclude "mi piace molto ballare in discoteca". Sul cubo (le chiedo)? E' offesa: "No, ormai ho un'immagine da difendere". Ormai? Bocciata senza appello. Luisa non perde tempo: "Sono romantica, logica e coerente. E mi piacciono i disarmati: quelli che affrontano la vita senza armi, maschere o corazze". E' troppo, mi arrendo. Alla 9 chiedo se vuole sapere qualcosa di me. "No, comunichi già con gli occhi". Avrà capito che non mi piace? Manuela è in giacca e in cravatta. "Perchè i ruoli si sono invertiti e oggi siamo noi donne a comandare". Ora che obiettivo hai? "Trovare l'uomo della mia vita". Passo. Sabrina è una da "attenti al cane". "Sono sempre di pessimo umore, meglio lasciarmi in pace". La prendo in parola. Di Chiara resta solo un appunto : "Amo il teatro, l'ultimo spettacolo che ho visto è Bigodini di Platinette". Però! Erika è svedese : la mia prima straniera da Speed-dating. "Ho deciso di restare in Italia perchè mi piacciono i ragazzi: divertenti, corteggiatori nati. E poi stabilite subito un contatto con le mani e tutto è più semplice". Suona la sirena, la saluto sfiorandole il braccio. "Lo vedi? Toccate". La 15 e la 16 mi scorrono davanti veloci: la testa è giù su Paola. L' ho conosciuta poco prima, al bar. "Sei qui per lo Speed-dating?". "Sì. Ma la cosa più veloce che vorrei fare è scappare". E invece parliamo di libri, amicizie, Parigi. Violando le regole del gioco. Così, quando me la ritrovo davanti, sedici ragazze più tardi, mi dice:"Ti aspettavo: sei la mia più vecchia conoscenza qua dentro". Penso di dirle di sì. Lucia, invece, ha gli occhiali da sole (in un locale in penombra), ma appena iniziamo a parlare fa il cenno di abbassarli: "Mi riconosci? Sono la corista preferita da.(segue nome di una pop-star)". E' stata di qua e di là, io non ho idea di chi sia. "Se ci mettessimo insieme mi seguiresti in tournée?". Per fortuna il tempo è scaduto: evito di rispondere e riprendo fiato. Katy è l'ultima, indossa i miei occhiali e mi dice:"Voi uomini non sapete costruire, non decidete mai nulla, vivete con il freno a mano tirato. Le ragazze hanno una marcia in più". Non mi toccherà una difesa d'ufficio? No, il gioco è finito. E poi sono arrivati gli abbinamenti. E la sorpresa che fa piacere è scoprire di piacere. Ed è cominciata la corrispondenza via e-mail e poi non si può mica raccontare tutto, vero?

Grazia, Maggio 2003 "Venticinque per tre". Lisa Corva e Giovanni Ciullo.

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