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LE CHAT A TORINO HANNO I MINUTI CONTATI: E' ARRIVATO LO SPEED DATING

 

Se Carlo Verdone era partito, agli inizi della sua carriera, rappresentando i tic assurdi di gente che esiste veramente (quello che incontri al bar o che ti ruba l'occhio per strada), bisogna dire che cambiando stile, ma quasi sempre in modo molto affettuoso verso i suoi personaggi, ha proseguito con coerenza fino ad oggi continuando a cercare quelle piccole imperfezioni che rendono la gente più reale. Nel suo nuovo film i personaggi sono pieni di queste piccole imperfezioni ed è per questo che ci si affeziona a quasi tutti. La storia è quella di Gilberto, oculista cinquantenne sposato con figlia, che un giorno decide di partecipare ad uno "speed date" (una specie di luogo di incontro dove per conoscersi bisogna non superare i tre minuti). Dopo che una ragazza che ha partecipato a questi incontri scompare, Gilberto viene convocato dai carabinieri e la moglie viene a sapere dei suoi movimenti. Scoppia una crisi insanabile e i due si lasciano. Ma non è detto che chi ha ragione non abbia torto. Prendendo spunto dalla caduta del desiderio in una coppia sposata da tanti anni, la commedia di Carlo Verdone riesce ad affrontare in maniera molto elegante lo spiazzamento provocato dall'uscita dal guscio dei suoi personaggi. Tutti sembrano realizzati nella loro sicurezza e invece si rivelano estremamente fragili. Nella paura di un rapporto "normale", il film mi ha ricordato "Pensavo fosse amore e invece era un calesse". Come nel film di Massimo Troisi anche qui c'è la ricerca continua di un rapporto stabile, ma la paura a viverlo. I personaggi di Verdone sono completamente in balia dell'amore sia che lo vedano nel posto sbagliato sia in quello giusto. C'è da dire che una gran parte del merito del film va, oltre che al regista - attore, anche alle due co - interpreti femminili: un'isterica e bravissima Laura Morante (la moglie) ed una pacatissima e altrettanto brava Stefania Rocca (la ragazza dell'amico). Alla fine non si sa per chi tifare e si tifa per tutti. Dei personaggi che all'inizio sembravano dei mascalzoni, alla fine si rivelano fragilissimi, confusi ma in un certo senso anche decisi nelle loro azioni. Possono sembrare dei personaggi negativi ma invece sono affettuosamente positivi. Fanno gli stessi errori delle persone reali (quelle che incontri al bar o che ti rubano l'occhio per strada), ma lo fanno solo per amore. Speriamo duri per sempre. Renato Massaccesi.

Filmup.com, Febbraio 2004 Recensioni: "L'amore è eterno finchè dura".

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